giovedì 20 dicembre 2007

NATALE: ALBERI ALLA CINESE, CAVIALE MADE IN GERMANY

RICERCA CAMERA COMMERCIO MILANO, 97% ADDOBBI DA ESTREMO ORIENTE

(ANSA) - MILANO, 20 DIC - Gli alberi di Natale vestono sempre
piu' alla cinese: arriva infatti dal gigante asiatico la
grandissima maggioranza delle luci e delle ghirlande che
addobbano gli abeti - veri o sintetici - delle case degli
italiani. Ma anche sul caviale si risparmia: quest'anno arriva
soprattutto da Germania e Belgio.
E' quanto emerge dall'elaborazione della Camera di commercio
di Milano sui dati Istat riguardo ad alcuni prodotti natalizi
che la nostra nazione importa dall'estero. Secondo la ricerca,
l' 82% degli oggetti che si acquistano specificatamente per il
Natale vengono dalla Cina, per arrivare al 97% delle ghirlande
elettriche presenti anche su balconi e finestre. Il business
totale e' di circa 100 milioni di euro.
Se gli addobbi sono regno dei cinesi, gli alberi di Natale
naturali vengono soprattutto dalla Danimarca, nazione da cui l'
Italia compra il maggior numero di pini e abeti, con un import
che si aggira intorno a 185mila euro.
Sempre secondo i dati della Camera di commercio milanese, il
brindisi d'importazione degli italiani sara' invece con
champagne rigorosamente francese: dalla Francia arriva un
controvalore di 158 milioni di euro in vino bollicine, mentre il
piu' economico 'Cava' spagnolo registra importazioni di soli due
milioni di euro.
Per il caviale invece l'Italia punta al risparmio: sulle
tavole natalizie e di fine anno si mangeranno soprattutto uova
di storione tedesche, belghe e spagnole, che battono di gran
lunga per volume di importazioni l'autentico prodotto russo o
iraniano. Per capodanno, le tradizionali lenticchie saranno di
importazione e proverranno in gran parte da Canada e Stati
Uniti, con una spesa di quasi nove milioni di euro.
Anche l'export natalizio italiano non e' pero' da
sottovalutare: nel 2007 il Paese ha venduto all'estero panettone
e pandoro per un valore di 186 milioni di euro, destinati
soprattutto a Francia, Germania e Spagna. E anche il caviale
italiano, da poco ottenuto da allevamenti soprattutto della
Pianura padana, comincia a vendere all'estero, per un totale,
quest'anno, di circa 5 milioni di euro.

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