(9Colonne) Washington, 21 gen - Più contenuti attraggono più spettatori che, a
loro volta, creano più contenuti: ecco il circolo virtuoso che fa di YouTube
la destinazione No. 1 per i video online. Il sito, di proprietà di Google, sta
crescendo a ritmi molto maggiori del settore di riferimento che pure sta
vivendo uno sviluppo eccezionale. A settembre 2007, secondo i rilevamenti di
comScore, i siti di Google rappresentavano il 28,3% di tutti i video visti
online. A novembre, lo share di Google era cresciuto di altri tre punti
percentuali, arrivando al 31,3%. Per fare un confronto, la rivale più vicina
di Google, la Fox Interactive Media, che include MySpace, ha una quota di
appena il 4,4% del mercato dei video online. Ma è anche interessante notare
che i primi 10 siti di video rappresentano meno della metà di tutti i video
che vengono guardati su Internet: questo significa che il pubblico del web
guarda video un po' ovunque, anche su destinazioni di nicchia. A novembre,
dice comScore, 138 milioni di americani, circa tre quarti di tutti gli utenti
Internet degli Stati Uniti, hanno guardato in media 3 ore e 15 minuti di video
online, 45 minuti in più rispetto a gennaio. Che impatto hanno questi dati
sulla tv? Il tempo medio passato dagli americani davanti al piccolo schermo è
comunque maggiore, ma c'è una minoranza di internauti che passa "un numero
incredibile di ore davanti ai video online", dice Josh Bernoff, analista di
Forrester Research. "Per una grande emittente, il fatto che le persone
guardino qualche ora di video online al mese è motivo di preoccupazione, ma se
ci sono spettatori che guardano video online una o due ore al giorno, si
tratta di audience persa per sempre".
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