martedì 29 gennaio 2008

PSICOLOGIA:LA 'U' DELLA FELICITA', GIU' A 40 ANNI POI RISALE

(ANSA) - ROMA, 29 GEN - Che siate felicemente sposati o no, che abbiate o meno lavoro e reddito gratificanti, la vostra felicita' rischia di appannarsi con la quarantesima candelina; ma niente paura, i lumi del benessere mentale si riaccenderanno passata la fase critica della mezza eta'. E' la scoperta, in uno studio unico nel suo genere che ha coinvolto due milioni di persone di 80 paesi del mondo, condotto da Andrew Oswald dell'Universita' inglese di Warwick e David Blanchflower del Dartmouth College in USA. La forma della felicita', rivelano gli esperti sulla rivista di sociologia piu' citata al mondo 'Social Science e Medicine', e' dunque quella di una 'U': la felicita' e il benessere psichico hanno un picco positivo in giovane eta', poi calano fino a un minimo intorno ai 40 anni, per riprendersi in eta' avanzata. L'effetto contrario si ha per la depressione, che avrebbe il suo picco massimo proprio intorno ai 40 anni. Gli esperti hanno raccolto una mole enorme di dati a livello mondiale, Italia compresa, per esaminare se vi fosse l'esistenza di un trend comune a tutte le persone, indipendentemente da origine geografica e stato economico-sociale. Sorprendentemente questo filo conduttore comune, in paesi poveri come nell'opulento Occidente, l'hanno trovato scorrere lungo una 'U'; forse le linee immaginarie seguite da felicita' e depressione sono tracciate da qualcosa radicato nella stessa natura umana. Cosi' mentre all'approssimarsi dei 40 la felicita' scema, la depressione incalza, indipendentemente dalle condizioni di vita. ''Alcune persone soffrono piu' di altre ma l'effetto accomuna tutti - dichiara Oswald - single e sposati, uomini e donne, ricchi e poveri, con o senza figli; nessuno sa perche' questo dato appare cosi' costante''. E' possibile, aggiunge Oswald, che intorno ai 40 le persone acquisiscano quella maturita' che le rende capaci di accettarsi per quel che sono, coi loro punti di forza e debolezze e che dicano addio cosi' una volta per tutte a tante aspirazioni irrealizzabili. ''Qualcosa avviene di misteriosamente profondo dentro di noi - conclude Oswald - e solo dopo i 50 le persone cominciano a riemergere da questo periodo 'cupo'''. Sara' pur vero che la vita comincia a 40 anni, quindi, ma per la felicita' forse dobbiamo aspettare i 50.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.