venerdì 22 febbraio 2008

MEDICINA: ITALIANO STUDIA VACCINI MALATTIE POVERI

(ANSA) - SIENA, 22 FEB - Salmonelle, shigelle, colibatteri,
enterovirus, microrganismi che causano milioni di morti all'
anno, soprattutto bambini, nei paesi in via di sviluppo. Saranno
questi gli obiettivi dei primi vaccini che il centro di ricerca
di eccellenza nato oggi a Siena (Novartis Vaccine Institute for
Global Healt) vuole mettere in campo per una strategia di lotta
globale contro le malattie trascurate.
E' la prima struttura di questo genere ad essere creata da
uno dei principali produttori di vaccini al mondo. Il Centro
vuole rispondere alla richiesta finora insoddisfatta di vaccini
per le cosiddette malattie dimenticate e per far questo, ha
spiegato Rino Rappuoli, l'ideatore, responsabile della ricerca
Novartis, si concentrera' su vaccini mirati ai bisogni dei paesi
in via di sviluppo e sara' in questi paesi che tali prodotti
verranno introdotti per prima.
Un progetto ambizioso quello lanciato a Siena che diventera'
polo di riferimento per il ritorno di cervelli italiani ma
attirera', secondo i promotori, i migliori ricercatori che si
occupano di biotecnologie a servizio dei paesi invia di
sviluppo. Cosi' a dirigere l'istituto e' stato chiamato l'
australiano Allan Saul, 30 anni di esperienza nel campo dei
vaccini dei quali 10 passati al National Institute of Health
degli Stati Uniti, al quale si affiancheranno presto 80
ricercatori, sostenuti da un finanziamento iniziale di 5 milioni
di dollari l'anno.
Secondo quanto ha spiegato Rappuoli un sesto della
popolazione mondiale e' colpita da malattie dimenticate eppure
l'offerta di farmaci e vaccini per queste malattie e' limitata e
solo il 10% della ricerca medica mondiale e' rivolta ad
affezioni che invece rappresentano il 90% del carico patologico
mondiale. Da qui la necessita' urgente di sviluppare farmaci e
vaccini per malattie che sono prevalentemente limitate ai paesi
in via di sviluppo. ''Il Centro senese - ha spiegato Paul
Herrling, responsabile della ricerca Novartis - sara' struttura
di eccellenza, cosi' come e' avvenuto nel centro istituito
cinque anni fa a Singapore, dedicato allo sviluppo di farmaci
per malattie tropicali come tubercolosi, malaria e dengue. Anche
per i vaccini che verranno studiati la disponibilita' e l'
accessibilita' economica saranno prioritarie rispetto al valore
commerciale o ai potenziali utili''.
''Ho passato 30 anni della mia vita a scoprire vaccini per
malattie dei paesi ricchi - ha detto Rappuoli - e con questa
iniziativa vogliamo mettere a disposizione il nostro know how e
le migliori biotecnologie al servizio di prodotti vitali per i
paesi poveri. Pensiamo di poter contare sull'appoggio di
fondazioni come quella del Monte dei paschi, del Welcome Trust,
della fondazione Gates, dell'organizzazione mondiale della
sanita'. Ma anche dei finanziamenti gia' stanziati da alcuni
governi come l'Italia, l'Inghilterra, la Francia, Canada e
Russia con l'Advanced marketing Commitment.
L'Italia si e' impegnata a destinare in 10 anni, ha ricordato
Carlo Monticelli, del dipartimento del Tesoro, 635 mln di
dollari in 10 anni. Un progetto in cui il nostro paese svolge un
ruolo di leader iniziato con il ministro Siniscalco, seguito da
Tremonti e da Padoa-Schioppa. L'obiettivo e' garantire fondi per
la ricerca di un vaccino contro lo pneumococco, malattia che
uccide un milione di bambini l'anno.

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