SUORE: NEGLI STATI UNITI ACCUSATE DI ERESIA ECOLOGISTA

(AGI) - CdV, 22 feb. - Alcune religiose cattoliche
statunitensi, appartenenti a varie congregazioni, sono accusate
di aver abbandonato la fede cattolica per una sorta di
"panteismo" in salsa ecologista. Si tratta delle aderenti al
movimento "Green Sisters", per le quali Dio e il cosmo sono
fusi l'uno nell'altro. La denuncia e' contenuta nel libro
"Green Sisters: a spiritual ecology" che raccoglie i risultati
di una inchiesta svolta nella Fattoria Genesi, nel New Jersey,
e in dozzine di centri analoghi, con centinaia di interviste
alle "Sorelle della Terra". La conclusione, rilanciata in
Italia dal vaticanista della Stampa Marco Tosatti sul suo blog,
e' che per le religiose verdi "Tutto e' santo, tutto e' sacro,
tutto e' uno".
Il teologo di riferimento delle "Green Sisters" e' un
passionista di novanta anni, Thomas Berry, discepolo di
Teilhard de Chardin. Propone come "Grande Opera" per l'umanita'
del nostro tempo quella di "fare da levatrice all'umanita'
verso l'era Ecozoica". Il mondo naturale, secondo padre Berry,
e' la "rivelazione primaria", da qui il suo consiglio di
mettere la Bibbia sullo scaffale almeno per venti anni, cosi'
che la gente possa leggere "la scrittura primaria che e'
intorno a noi". Le suore verdi hanno imparato bene questa
lezione: una di loro ha descritto la sua vocazione come un
amore appassionato con il Divino "cosi' come si e' rivelato
nella storia universale". Il che, fa notare la ricerca, "non e'
la stessa cosa che diventare sposa di Cristo". Per un'altra il
voto di castita' significa "impegno morale a alleggerire
l'ecosistema" stressato dalla crescita della popolazione.
Le suore verdi ovviamente sono vegetariane: molte
dichiarano di aver cessato di considerare "i non umani
inferiori agli umani", altre fanno un'analogia fra cibo
consumato ogni giorno e la transustanziazione eucaristica.
Il fenomeno delle "Green Sisters" era stato stigmatizzato
nel 1993 da Giovanni Paolo II che aveva condannato in un
discorso ai vescovi americani "forme di venerazione della
natura e la celebrazione di miti e simboli sostituiscono il
culto di Dio rivelato in Gesu' Cristo". Per la Chiesa queste
tesi ricadono nella condanna emanata da Pio IX verso il credere
che "tutte le cose sono dio e hanno la stessa sostanza di Dio".