(ANSA) - VICENZA, 22 APR - E' netta la critica dell'imam di
Vicenza Kamel Layachi, coordinatore degli imam delle comunita'
musulmane venete, alle ragioni addotte e al comportamento di un
magrebino che avrebbe offeso e schiaffeggiato la moglie, anche
lei musulmana, perche' fumava. ''Se le cose stanno cosi' - ha
detto Layachi - si e' comportato da cattivo musulmano''.
La storia risale a qualche giorno fa quando la polizia era
intervenuta per sedare una lite familiare. Quando sono arrivati
gli agenti la lite si era praticamente conclusa ma la sorpresa
e' stata quando la donna - come riporta Il Giornale di Vicenza -
ha raccontato che il coniuge l'aveva offesa ripetutamente,
dandole anche qualche schiaffone, perche' non accettava che lei
fumasse, un atto che andrebbe contro ai dettami della religione
musulmana. Agli agenti non e' rimasto che invitare la donna a
valutare una eventuale denuncia contro il marito.
L'imam di Vicenza ricorda che i dettami religiosi islamici
non fanno distinzione di razza o di sesso, sono validi quindi
sia per l'uomo che la donna, ma ribadisce che questo non
giustifica in alcun modo atti di violenza nei confronti di chi
non risponde a queste indicazioni. ''L'Islam come il
Cristianesimo - sottolinea - cerca di convincere con l'amore non
con la violenza''. Layachi evidenzia infine che l'islam
proibisce ogni sostanza ce puo' essere dannosa al corpo perche'
questo e' considerato come un deposito dato da Dio e che va
restituito a Dio.
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