"Mattanza in 4 regioni, pronto fascicolo su violazione legge 281"
Roma, 28 feb. (Apcom) - Centocinquantaquattro cacciatori
lombardi, veneti, abruzzesi ed emiliani sono nel mirino
dell'Associazione italiana difesa animali ed ambiente (Aidaa). Le
segnalazioni provenienti dalle quattro regioni sottoscritte dai
proprietari dei gatti trovati morti impallinati dai cacciatori si
riferiscono al gennaio scorso quando la stagione venatoria era
ancora in pieno svolgimento. L'ufficio di presidenza
dell'associazione animalista Aidaa che stà verificando ogni
singolo caso prima di inviare il fascicolo all'ufficio legale
che, a sua volta, inoltrerà la denuncia penale contro i
responsabili di violazione della legge 281 e delle varie leggi
regionali con le quali vengono tutelati i gatti.
In Lombardia (65 casi), Veneto (42) Abruzzi (26) e Emilia Romagna
(21) sono stati impallinati 202 felini solo a gennaio 2008. In
almeno una trentina di casi sono indicate le generalità del
presunto sparatore. Altre 6 segnalazioni in provincia di Bologna
e Parma riguardano gatti uccisi con i laccetti destinati alla
cattura delle lepri posati molto probabilmente dai bracconieri.
Quasi tutte le segnalazioni provengono da zone rurali, dove i
cacciatori si muovono liberamente e dove gli animali appartengono
spesso a colonie feline che vivono in cascinali.
"Stiamo vagliando i casi ad uno ad uno prima di procedere alla
denuncia penale nei confronti dei presunti responsabili di questa
vera e propria mattanza", ha spiegato il presidente nazionale
dell'Aidaa, Lorenzo Croce. "Le carcasse dei mici - sottolinea -
sono rinvenute troppo spesso vicino alle case e, quindi, questo
lascia intendere che i cacciatori, sentendosi padroni del
territorio, sparano in zone proibite".
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