(AGI) - Washington, 29 feb. - Un principio attivo presente nel
curry potrebbe aiutare a prevenire l'insorgenza di scompensi
cardiaci, di malattie al cuore e di infarti. A sostenerlo e'
stato un gruppo di ricercatori del Toronto General Hospital in
una ricerca pubblicata sulla rivista Journal of Clinical
Investigation. Anche se i test sono stati effettuati sui topi,
gli scienziati credono che i risultati ottenuti con le cavie
siano replicabili anche negli esseri umani. In genere, uno
scompenso cardiaco, un infarto o una malattia provoca la
graduale incapacita' del cuore di pompare sangue in tutto il
corpo. Si stima che il 40 per cento dei pazienti che riporta
questi problemi, muoia nel giro di un anno. I sintomi
comprendono stanchezza, gonfiore alle caviglie e difficolta'
respiratorie. Anche se esistono farmaci che aiutano i pazienti
a tenere sotto controllo la propria condizione, non esiste
alcun modo per riparare definitivamente un danno subito al
cuore. I ricercatori hanno quindi scoperto che nel curry, una
spezia comunemente utilizzata in cucina, si nasconde un
principio attivo, chiamato 'curcumina', che sembra avere degli
effetti benefici sulla salute del cuore. In passato, questo
principio attivo veniva utilizzato nella medicina asiatica per
curare una serie di disturbi infiammatori. Quando i ricercatori
lo hanno testato sui topi hanno rilevato che le cavie con
problemi cardiaci hanno migliorato la propria capacita' di
pompare il sangue soltanto dopo l'assunzione di pochi dosi di
curcumina. Il motivo per cui questo principio attivo funzioni
non e' ancora molto chiaro. Anche se i ricercatori credono che
la curcumina sia in grado di spegnere i geni che potrebbero
essere la causa dell'insorgenza di scompensi cardiaci.
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