Quello delle liste elettorali è un mercato
Roma, 29 feb. (Apcom) - Andare alle urne con questa legge
elettorale invaliderà il risultato delle elezioni, rendendole di
fatto incostituzionali. E' la denuncia di Beppe Grillo, che sul
suo blog osserva: "Le elezioni politiche sono incostituzionali,
il loro risultato è nullo. Sono stupefatto che il Presidente
della Repubblica non abbia PRIMA dato corso al referendum chiesto
dai cittadini e DOPO alle elezioni".
"Se non c'è una riforma della legge elettorale - rincara il
comico bogger ai microfoni di EcoTv - queste elezioni sono
abusive ed anticostituzionali. Puoi votare solo sul colore dei
capelli: uno se li tinge e l'altro no...". La Costituzione,
osserva sul suo blog Grillo, "è semplice, scritta bene. Si può
discutere, ma la sua interpretazione è chiara. Il primo articolo
dice: 'La sovranità appartiene al popolo'. Invece deputati e
senatori sono eletti dai segretari di partito. Il Parlamento è
deciso per quasi l'80% da due persone: Topo Gigio e lo psiconano.
E' il loro Parlamento, veltrusconiano, non italiano. Ma vi
rendete conto della colossale presa per il culo di queste
elezioni? E' in corso il grande mercato delle liste elettorali.
Un mercato in cui c'è di tutto. Veline e p..., condannati e
prescritti. Ogni giorno una nuova candidatura della società
incivile. Con la copertura di qualche precario o sopravvissuto
alle stragi sul lavoro. Dopo che la legge 30 non è stata
cambiata, dopo che l'indulto ha mandato assolti i colpevoli delle
morti bianche. Stessi partiti, stesse facce di cuoio. L'Italia è
come Bisanzio prima della caduta. Tutti interpretano, tutti si
parano il culo. Tutti hanno ragione, tutti hanno torto... Quando
incontrate un politico - scrive Grillo - leggete a voce alta la
Costituzione e chiedetegli di rispettarla. Un Parlamento
incostituzionale non ha alcuna legittimità. I suoi componenti
vadano a giocare alla pallacorda ad Arcore o al Festival del
cinema 'de Roma".
Per Grillo, "la differenza tra Berlusconi e Veltroni è che uno
ha gli spessori nei tacchi e l'altro ha gli occhiali". Beppe
Grillo ricorda che "il 25 aprile ci sarà il referendum sui
giornalisti e sull'informazione perché il vero cancro di questo
paese è un'informazione sottomessa ai gruppi imprenditoriali che
ci tiene in un coma farmacologico". E Sulla scelta di Di Pietro
di correre con il PD, ammette: "Mi ha lasciato un po' cosi...".
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