(ANSA) - ROMA, 4 FEB - ''No, no e no''. Perche'? ''
naturale: non ho nessuna voglia di entrare in quella bolgia che
e' il Parlamento. Il mio obiettivo è mandare a governare dei
giovani che possiedano determinati requisiti. Queste sono le
persone che stiamo cercando di formare''. Beppe Grillo conferma
la propria volonta' di non 'scendere in campo' in una intervista
pubblicata oggi su Reporter nuovo, settimanale della
Scuola Superiore di Giornalismo della Luiss.
''Il rinnovamento - dice comunque il comico - e' gia'
cominciato, dal v-day dell'8 settembre''. Ma lui non si sente
leader: ''No, ho solo fatto da megafono, ho accelerato dei
tempi, il rinnovamento e' la Rete''.
Un po', spiega, ''come la rivoluzione di Gutenberg, Internet
ha cambiato il mondo''. Come? ''Il giornalista - sottolinea
Grillo che ha in preparazione il secondo vaffa-day il 25 aprile
sull'informazione - come intermediario tra chi fa la notizia e
chi la legge, e' destinato a sparire. Il futuro e' nella rete,
dove ogni cittadino ha gli stessi diritti e le stesse chance. Il
giornalista che scrive on line deve avere ben chiaro il
principio del contraddittorio: se scrive qualcosa di sbagliato
lo bombardano di e-mail, di proteste. A vincere non sara' piu'
il potere, ma la reputazione, la fiducia che i lettori hanno in
lui''.
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