OCCHIO A NET REPUTATION, DATORI LAVORO POSSONO SCOPRIRE ALTARINI
(ANSA) - LONDRA, 4 FEB - Evitate di caricare su Facebook, il
popolare 'social network', immagini compromettenti o anche solo
troppo personali: potrebbe costarvi il posto di lavoro. E' il
consiglio della Badenoch&Clark, multinazionale che trova
impieghi a migliaia di manager ogni anno. Oggi, infatti, e'
pratica sempre piu' comune dare un occhio sul web per scoprire
quale sia la vita dietro lo specchio del candidato ideale.
Gli studi condotti dalla B&C hanno dimostrato che circa il
62% dei manager britannici hanno un profilo su Facebook, MySpace
o altri 'social network'. Cosi', i datori di lavoro, a loro
volta presenti su questi network, avranno un compito facile nel
controllare la vita personale dei candidati a un lavoro
raccontata sulla propria pagina web.
Secondo un sondaggio di Viadeo, un sito internet rivolto a
professionisti, circa un dirigente su cinque ha ammesso di aver
usato internet per reperire informazioni su di un candidato.
Quasi due terzi degli intervistati hanno ammesso di essere stati
influenzati, nel prendere la decisione di assunzione, da cio'
che hanno trovato su internet e un quarto di loro ha deciso di
non assumere la persona in questione proprio a causa del suo
profilo on line.
''Al principio c'era solo una frettolosa ricerca con
Google'', ha spiegato Andy Powell, direttore della
Badenoch&Clark, ''ma adesso sempre piu' datori di lavoro
controllano Facebook e MySpace''. ''D'altra parte - ha aggiunto
- sono piu' o meno dieci milioni i britannici che usano MySpace,
e' naturale cedere alla tentazione. Le persone dimenticano che
internet e' uno spazio comune, quindi bisogna fare attenzione''.
Facebook e' nato solo quattro anni fa ma ha gia' circa 62
milioni di utenti nel mondo - 3,5 milioni solo in Gran Bretagna.
MySpace, invece, e' molto piu' popolare, e conta circa 200
milioni di abbonati - di cui dieci milioni nel Regno Unito.
Sebbene il fenomeno dei 'social network' sia ancora molto
contenuto in Italia, e' pero' il caso di annotare bene il
consiglio dato da Andy Powell: poiche' le immagini, una volta
caricate nei siti, possono essere copiate o restare nella
memoria dei browser di altri utenti, potrebbe risultare
impossibile distruggerle del tutto in caso di ''ripensamenti''.
E andranno a costituire, volenti o nolenti, la nostra ''net
reputation'', una reputazione alla portata di pochi click.
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