(AGI) - Roma, 4 feb. - Un topo con il raffreddore potrebbe
rappresentare una nuova frontiera nella lotta alle malattie
polmonari, dall'asma alla bronchite cronica. Uno studio
inglese, condotto al London's Imperial College, e' infatti
riuscito a creare geneticamente un topo che puo' ammalarsi di
raffreddore, piu' precisamente puo' essere colpito dai
Rhinovirus, che sono anche causa degli attacchi d'asma e della
Bpco, la broncopneumatia polmonare ostruttiva, gravissima
malattia respiratoria che puo' portare alla morte. Questo
consentira' per la prima volta di sperimentare nuove terapie
sui topi, che fino ad ora erano immuni dal virus che colpisce
solo i primati superiori. Dopo mezzo secolo dalla scoperta,
l'impossibilita' di infettare con i Rhinovirus animali di
piccole dimensioni era stata storicamente un grande ostacolo
allo sviluppo di nuove terapie, che infatti languono. Ora le
cose potrebbero cambiare. "Questi topi - ha spiegato il capo
dei ricercatori Sebastian Johnston - dovrebbero fornire un
grande impulso alla ricerca per sviluppare nuovi trattamenti
per il comune raffreddore, come pure per malattie
potenzialmente fatali come gli attacchi acuti di asma e la
Bpco". Dei 100 ceppi noti di rhinovirus, il 90% riesce a
legarsi a una particolare molecola recettore che si trova sulla
superficie delle cellule umane. Ma nei topi il recettore e'
diverso, impedendo al virus di attecchire. La ricerca inglese
e' appunto riuscita a modificare la molecola del topo,
rendendola simile a quella umana e "ingannando" cosi' il virus.
I malcapitati topi, primi nella loro specie ad ammalarsi, hanno
avuto sintomi di asma dopo essere stati esposti a una proteina
presente nel bianco d'uovo, nota per provocare una reazione
allergica nei polmoni. Una "importante e fondamentale
scoperta", esulta Sir Leszek Borysiewicz, chief executive del
Medical Research Council che ha finanziato lo studio, che "ci
permettera' di capire gli effetti che i rhinoviruses e i comuni
raffreddori hanno sulla nostra salute". Anche perche', come
ricorda Leanne Male, esperta inglese dell'asma, "il novanta per
cento delle persone con l'asma ci dicono che raffreddore e
influenza scatenano i sintomi, ma ancora non c'e' un
trattamento specifico per l'asma indotta dagli attacchi virali,
e i trattamenti con steroidi solo parzialmente efficaci".
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