lunedì 4 febbraio 2008

LUNA, SONDA GIAPPONESE A CACCIA DI MISTERI

(9Colonne) Roma, 4 feb - La sonda spaziale Kaguya della missione "Selene", lanciata dal Giappone Aerospace Exploration Agency (Jaxa) nel settembre scorso per ottenere dati scientifici sull'origine lunare e la sua evoluzione e sviluppare una nuova tecnologia in vista della futura esplorazione lunare, ha rivolto le sue sofisticate apparecchiature fotografiche verso la Terra dando una visione straordinaria del tramonto del nostro pianeta visto dalla Luna. Le immagini si possono ammirare tramite il sito www.selene.jaxa.jp dedicato alla missione che vede operare un satellite principale, in orbita a circa 100 chilometri di altitudine, due piccoli satelliti in orbita polare. Utilizzando la più recente tecnologia, la missione Selene - che mira a raccogliere dati a sostegno di una migliore comprensione dell'origine della Luna e della sua evoluzione ed esplorare la possibilità per l'uomo di "usare" la Luna - utilizza strumentazioni ad alta definizione ed orbita intorno alla luna per osservare, attraverso 14 sensori, la distribuzione degli elementi e dei minerali sulla sua superficie, la struttura della superficie e del sottosuolo, il campo di gravità, il campo magnetico,le particelle energetiche e di plasma della Luna. Tutto questo al fine di ottenere una ricerca integrata e interdisciplinare su dati che rivelano la composizione elementare, la costruzione interna, le differenze di caratteristiche geologiche su entrambi i lati, la storia e la sua origine vulcanica.
Inoltre Kaguya ha la possibilità di utilizzare strumenti ad alta definizione e telecamere per la produzione di filmati periodici della Terra ripresi dall'orbita lunare. In un anno di tempo esaminerà l'intera Luna, gli elementi e la composizione mineralogica esplorandone le caratteristiche geologiche. Fra il 1960 ed il 1970, missioni esplorative sono state effettuate per lo studio della Luna. Queste esplorazioni hanno consentito di raccogliere una grande quantità di dati che sono stati utilizzati per la ricerca sulle sue origini e la sua evoluzione. I risultati hanno mostrato che la Luna è nata circa 4,5 miliardi di anni fa, più o meno come la Terra, e che le caratteristiche geologiche delle sue due facce (quella visibile da Terra e quella nascosta) sono completamente differenti. Con la guerra fredda poi, gli studi ed i progetti sulla Luna si sono concentrati in genere sull'atterraggio dell'uomo sulla sua superficie piuttosto che su un vero lavoro scientifico. Dagli anni 1990 in poi, piccoli satelliti come Clementina, la Lunar Prospector degli Stati Uniti o Smart - 1 dell'Agenzia Spaziale Europea, hanno orbitato intorno alla Luna per eseguire attente osservazioni scientifiche della sua superficie al fine di potersi avvicinare al cuore del mistero della origine e dell'evoluzione del satellite.

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