INFLUENZANO CAPACITA' DEL MARE DI ASSORBIRE LA CO2
(ANSA) - LONDRA, 6 FEB - Un gruppo di ricercatori del Natural
Environment Research Council (NERC), imbarcatosi a bordo della
nave scientifica britannica 'RSS Discovery', e' riuscito ad
'acchiappare' due tempeste di sabbia scatenatesi in pieno
Atlantico. L'equipe, salpata da Tenerife, Canarie, sta cercando
infatti di scoprire come la sabbia dei deserti, trasportata dai
venti, influenzi la biologia marina e la capacita' degli oceani
di assorbire la CO2. L'ultimo tassello, dunque, della lotta
contro il cambiamento climatico sembra passare dai mari.
''Il nostro progetto - ha proseguito Achtenberg - e' il primo
che davvero osservi l'impatto della sabbia sugli oceani'', ha
detto alla Bbc Eric Achtenberg, capo-ricercatore del NERC. Che
si e' detto anche ''sollevato'' per essere incappato nelle
tempeste di sabbia, visto che una spedizione analoga di due anni
fa torno' a casa con un nulla di fatto.
Le particelle di sabbia contengono, infatti, biossido di
azoto, fosforo e ferro, elementi che influenzano la crescita di
microscopiche piante che vivono nelle acque oceaniche. ''Se
questi microrganismi crescono, possono assorbire piu' anidride
carbonica e rimuoverla dall'atmosfera'', spiega ancora
Achtenberg. ''Se comprendiamo come funziona il ciclo, potremmo
avere un'idea piu' precisa di come l'ecosistema dell'Atlantico
settentrionale reagisce alla CO2''.
''Eravamo in cima alla nave, e si poteva vedere un muro di
sabbia venirci incontro. Poi c'e' stata turbolenza. Alla fine,
il vascello era coperto di sabbia del deserto. E' stato
incredibile'', ha raccontato Achtenberg.
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