mercoledì 6 febbraio 2008

ELEZIONI/ FINANCIAL TIMES: L'ITALIA NON PUO' PERMETTERSELE

"Deprimente", "vergognoso passo indietro", a Roma "opera buffa"
Roma, 6 feb. (Apcom) - L'Italia andrà alle elezioni anticipate,
un voto che "per la verità non può permettersi". "E per chi
osserva le cose dall'esterno, questa è una notizia deprimente".
E' l'impietosa analisi pubblicata oggi dal Financial Times, che
in un editoriale a pagina 8 punta l'attenzione sulla crisi di
governo in Italia. "A venti mesi dall'ultima elezione", ricorda
il quotidiano, "il centrosinistra ha perso il potere a seguito di
divisioni interne e il parlamento sarà sciolto".
E per la classe politica italiana, "costantemente in lotta per
provare la sua maturità", si tratta di "un vergognoso passo
indietro verso il vecchio modo di governare". La crisi di
governo, infatti, è sopraggiunta nonostante "taluni successi" di
Romano Prodi e di Tommaso Padoa-Schioppa, "eccellente ministro
delle Finanze" dell'ultimo esecutivo, e "il centrosinistra si è
accapigliato come nella peggiore tradizione dei politici
italiani".
D'altra parte, ricorda ancora il Financial Times, la coalizione
di centrodestra guidata da Silvio Berlusconi ha fornito un
analogo "triste spettacolo". "Quattordici anni dopo la sua prima
elezione a primo ministro", si aggiunge, "Berlusconi continua ad
apparire come un uomo la cui unica ragione per essere in politica
è quella di proteggere sé stesso dai giudici e i suoi interessi
nei media dalla concorrenza".
Il governo guidato da Berlusconi dal 2001 al 2006, si commenta
d'altro canto sul Financial Times, ha "totalmente fallito" nel
suo impegno per l'introduzione di riforme economiche liberali.
Dunque, "è molto difficile capire perché gli italiani riflessivi
(...) dovrebbero concedergli una terza opportunità al governo".
In definitiva, conclude il Financial, "l'opera buffa di Roma
lascia poche ragioni per ritenere che il declino possa essere
presto arrestato".

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.