mercoledì 6 febbraio 2008

MEDICINA: STUDIO TEDESCO - ADDIO INIEZIONI, VACCINI 'TATUATI' HANNO PIU' EFFETTO

IN SIERI AL DNA RISPOSTA IMMUNITARIA FINO A 16 VOLTE SUPERIORE
Roma, 6 feb. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - (EMBARGO ALLE 01.00
DI DOMANI) - Addio iniezioni. Presto i vaccini, in particolare quelli
al Dna, potrebbero essere 'tatuati' sulla pelle dei pazienti, perche'
la risposta immunitaria che si ottiene in questo modo e' fino a 16
volte superiore rispetto al metodo classico. Lo ha scoperto un team di
ricercatori del German Cancer Research Center di Heidelberg
(Germania), capeggiato da Martin Muller, che ha sperimentato la
tecnica del vaccino 'disegnato' sulla cute utilizzando topi di
laboratorio.
Non piu' solo moda giovanile, dunque: i tatuaggi potrebbero
avere un valore scientifico e rappresentare in futuro un modo per
amplificare l'efficacia dei sieri al Dna, sostituendo l'iniezione
intramuscolare. Per verificarlo - riporta la rivista 'Genetic Vaccines
and Therapy' - gli esperti hanno utilizzato come antigene una proteina
che ricopre il Papillomavirus umano (Hpv), principale responsabile del
cancro al collo dell'utero, iniettandola sia con la classica siringa,
sia utilizzando un ago solido vibrante, con o senza gli adiuvanti
molecolari che spesso si aggiungono al siero per aumentare la risposta
del sistema immunitario.
Dalle analisi effettuate e' emerso che la somministrazione
tramite tatuaggio ha provocato una reazione immunitaria, sia umorale
che cellulare, maggiore rispetto all'iniezione intramuscolare, pur con
l'aggiunta di adiuvanti: tre dosi di vaccino al Dna hanno prodotto un
livello di anticorpi 16 volte maggiore rispetto a tre iniezioni
tradizionali con adiuvante. Anche se si tratta di una metodica
invasiva - spiegano gli autori dello studio - il tatuaggio consente di
coprire un'area cutanea piu' vasta rispetto alle iniezioni e di
penetrare in un numero maggiore di cellule. Certo, molti potrebbero
considerarlo un approccio inaccettabile e doloroso, ma i ricercatori
sono convinti che possa amplificare l'efficacia dei vaccini al Dna e,
allo stesso tempo, aumentare le loro applicazioni commerciali.

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