giovedì 31 gennaio 2008

GB, 35ENNE MUORE 'UBRIACO D'ACQUA': SUICIDIO O FORSE INCIDENTE

Si tratta di iponatremia, di solito si verifica tra i maratoneti
Roma, 31 gen. (Apcom) - Un uomo di 35 anni, inglese, si è
letteralmente 'ubriacato d'acqua' ed è morto per 'intossicazione
da H2O'. A quanto emerso nel corso delle indagini l'uomo, Shaun
MacNamara, è morto, in definitiva, per avere bevuto troppa acqua.
Trovato riverso sul pavimento della propria abitazione,
inizialmente si è pensato ad un attacco cardiaco, ma l'autopsia
ha rivelato che aveva ingurgitato troppi liquidi e troppo
rapidamente e che, di conseguenza, il cervello si era 'gonfiato'.
Tecnicamente si tratta di iponatremia, fenomeno che si verifica
quando nel corpo viene introdotta talmente tanta a acqua che si
diluiscono i minerali vitali, come il sodio, a livelli talmente
bassi da diventare pericolosi. Questo può portare confusione,
forte maditesta e anche un fatale gonfiore al cervello.
Di fatto, bere fino alla morte è inconsueto e i casi registrati
fino ad oggi sono, per lo più, legati al mondo dei corridori di
maratone: l'ultimo si era verificato nell'aprile del 2007 a
Londra quando un giovane, David Rogers, istruttore di palestra di
22 anni, morì dopo avere completato la sua prima Maratona di
Londra proprio a causa di una 'intossicazione da acqua'. Per
questo, ripora il quotidiano Daily Mail, si è pensato che il
giovane MacNamara abbia tentato il suicidio. Ma l'ipotesi non è
suffragata da alcuna prova e, per quanto assurdo, potrebbe
trattarsi di una morte accidentale.

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