giovedì 31 gennaio 2008

GERMANIA: TERZO REICH, ARRIVA DIZIONARIO PAROLE TABU'

IN 786 PAGINE TUTTA LA FRASEOLOGIA NAZISTA DA EVITARE
(di Roberto Caracciolo) (ANSA) - BERLINO, 31 GEN - La
fine dell'era nazista e' ormai lontana, ma molte parole tedesche
riportano ancora alla mente di milioni di persone orribili
ricordi che si vorrebbe dimenticare per sempre: e, forse anche
per aiutare a dimenticare, e' uscito in Germania il dizionario
dei termini e delle frasi tabu' del Terzo Reich, una vera e
propria lista nera dalla quale sarebbe meglio - o politicamente
corretto - stare alla larga.
Edito dalla Georg Olms, il volume (29,80 euro) esplora e
spiega in 786 pagine tutta la terminologia e la fraseologia
nazista, che oggi viene considerata tabu' in Germania: con le
sue analisi di parole come 'degenere' e 'soluzione finale', il
dizionario fornisce una guida sicura in questa sorta di campo
minato linguistico.
Intitolato 'Fare i conti con il passato' ('Woerterbuch der
'Vergangenheitsbewaeltigung''), il volume esplora anche il
ruolo che questi termini hanno nella psiche collettiva tedesca.
Anche se, spiega allo Spiegel online il co-autore Georg
Stoetzel, ''sono pochi i termini associati al nazismo che dopo
il 1945 venivano ancora utilizzati con lo stesso significato
originale''. Tuttavia, e' bene fare attenzione. Del resto, non
mancano episodi anche recenti che hanno procurato non poco
imbarazzo a uomini politici ed ecclesiastici in Germania proprio
per l'uso disinvolto di parole tabu'.
Come 'Selektion' (selezione), che se fosse utilizzata per
descrivere una scelta da una rosa di possibili alternative
verrebbe immediatamente censurata, a causa dell'abitudine dei
nazisti di 'selezionare' i prigionieri da mandare nelle camere a
gas dei campi di concentramento.
Ma c'e' anche una ragione piu' concreta per evitare di
pronunciare queste parole in pubblico, cioe' il rischio di
venire accusati di nutrire simpatie naziste. Come e' successo
non piu' tardi dell'anno scorso all'arcivescovo di Colonia,
Joachim Meisner, che venne fortemente criticato per avere usato
l'aggettivo 'degenere' durante un suo discorso sull'arte. Si
tratta infatti di una parola off-limit, soprattutto se inserita
in questo contesto poiche' veniva utilizzata dai nazisti per
condannare l'arte moderna.
Non a caso, il dizionario esamina la tendenza - come fenomeno
linguistico - della Chiesa cattolica usare il Terzo Reich per
fare dei paragoni (alcuni attivisti in Germania hanno coniato il
termine 'Babycausto' per condannare l'aborto). Ma anche i gruppi
ambientalisti e animalisti tedeschi hanno poche remore a
paragonare i propri nemici a Hitler. ''Questi gruppi ritengono
di avere il diritto morale di fare paragoni diretti con i
nazisti'',osserva Stoetzel, che ricorda la campagna di alcuni
gruppi animalisti contro gli allevamenti industriali intitolata
'Olocausto sul piatto'.

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