(ANSA) - WASHINGTON, 8 feb - In Canada da oggi ci si appresta
a fare footing non solo perche' fa bene, ma perche' - correndo -
si produce energia elettrica.
E' stata infatti messa a punto da un gruppo di ricercatori
una speciale ginocchiera munita di una pila che puo' essere
ricaricata semplicemente camminando: ogni volta che il ginocchio
si piega e si distende, quel solo movimento e' sufficiente per
alimentare energia. Quantita' minime, ma sufficienti - per
esempio - per ricaricare le batterie di un telefonino.
Autore dell'invenzione il il professor Maxwell Donelan,
docente di kinesiologia alla Simon Fraser University del British
Columbia, che insieme a un gruppo di ricercatori ha sperimentato
- con successo - la sua invenzione.
Se applicato ad entrambe le gambe, il congegno (simile in
tutto a un semplice tutore per ginocchia) e' in grado di
produrre circa 5 watts di elettricita'. Un energia sufficiente
per ricaricare, per esempio, dieci telefonini. Non solo: quella
energia puo' essere immagazzinata, per essere utilizzata in un
momento successivo.
Secondo il professor Donelan il generatore di energia 'da
footing' potrebbe avere ''applicazioni interessanti'' anche in
campo militare, perche' - ha spiegato - potrebbe per esempio
permettere a soldati in missione di ricaricare anche per 24 ore
le batterie delle loro radio o del loro altro materiale che
necessita di energia.
La produzione di energia dal semplice movimento del corpo
umano e' sempre stato uno dei ''sogni'' degli scienziati
specializzati nel campo della bio-meccanica. ''Ma voi lo sapete
che l'energia immagazzinata in un corpo grasso e' equivalente a
quella contenuta in una batteria che pesa piu' di una
tonnellata'' ha detto il professor Donelan, secondo il quale
pero' quella energia e' difficile ''da tirare fuori''.
Nel caso di quella prodotta camminando, invece, l'operazione
e' semplice e fattibile. Si tratta solo che la persona che va a
camminare o a correre sia disposta a portarsi appresso, oltre
all'apposita ginocchiera, la speciale pila in cui immagazzinare
l'energia prodotta.
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