martedì 19 febbraio 2008

PROSTITUZIONE. SÌ ALLE CASE CHIUSE PER IL 71,8% DEGLI ITALIANI

SONO CONTRO LA MALAVITA E DIMINUISCONO PROBLEMA SICUREZZA
(DIRE) Roma, 19 feb. - Si' alla riapertura delle case di tolleranza, per fare in modo che le prostitute paghino le tasse, diminuisca il problema sicurezza nelle nostre citta' e si tolga alla malavita la possibilita' di gestire la prostituzione. Questii principali risultati di un sondaggio realizzato da "FerrariNasi& Crisantelli" e pubblicato oggi da "Il Giornale". Secondo la ricerca, il 71,8% del campione interrogato si dichiara molto o abbastanza d'accordo con la possibilita' di riaprire le case di tolleranza, a 50 anni dall'entrata in vigore della legge Merlin (approvata il 20 febbraio di mezzo secolo fa) che ne sanci' l'abolizione. Tra le motivazioni a favore di questa tesi, circa l'80% ritiene la prostituzione un fenomeno con cui convivere, mentre il 74,7% ritiene che se questo fenomeno fosse libero e controllato dallo Stato, si toglierebbe alla malavita la possibilita' di gestire molti soldi. Ma tra le motivazioni a favore della riapertura delle case chiuse, ci sono anche le tasse e la sicurezza igienica. Per il 78,1%, infatti, riaprire degli spazi pubblici in cui permettere l'esercizio libero della prostituzione vuol dire aumentare la sicurezza igienica per le prostitute e i clienti, mentre per l'80,8% cio' permetterebbe anche alle prostitute di pagare le tasse come tutti. Centrale, in conclusione, anche il problema della sicurezza: l'87,4% degli intervistati sostiene, infatti, che le 'lucciole' in strada aumentano la delinquenza ed il problema della sicurezza.

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