mercoledì 30 gennaio 2008

LETTERATURA: CAPUANA E DE ROBERTO A LUCI ROSSE, LIBELLO ''HARD''

SCOPERTA UN'OPERETTA 'OSCENA' CHE DOVEVA ESSERE DISTRUTTA
Roma, 30 gen. - (Adnkronos) - E' stato scoperto un libello
''hard'' di due illustri scrittori italiani vissuti a cavallo tra
Ottocento e Novecento, Luigi Capuana e Federico De Roberto, autori
rispettivamente dei romanzi ''Il marchese di Roccaverdina'' e ''I
vicere'''. Si tratta di ''un libro sporco'', di uno scherzo destinato
a restare privato, dove consuetudini quotidiane sono allegramente
infiochettate di amene oscenita', che i due amici fecero stampare nel
giugno del 1887 a Catania in sole quattro copie, impegnando poi
ciascuno dei quattro proprietari a distruggere in breve tempo il
proprio esemplare per non dare scandalo.
Uno dei quattro esemplari di ''Saghe e seghe'', questo il titolo
allusivamente osceno dell'operetta ideata da Capuana e De Roberto, e'
stato fortunosamente recuperato dalla professoressa Sarah Zapulla
Muscara', ordinaria di letteratura italiana all'Universita' di
Catania, che ora ha ne curato l'edizione critica in anastatica per la
casa editrice La Cantinella, con il patrocinio di Archigen e del
Comune di Mineo.
Il gaio libello ideato da Capuana e De Roberto, con la
complicita' dell'avvocato canatese Francesco Ferlito, e' ascrivibile
all'antica e gloriosa tradizione del genere comico-realistico. ''Saghe
e seghe col senno e con la mano'' fu edito su carta pregiata in soli
quattro esemplari, autografati e numerati dagli autori, uno per
ciascun autore ed uno per lo stampatore-editore Michele Galatola.
Tutti e quattro avevano l'obbligo di distruggere l'operetta, ma il
Ferlito disubbidi' e cosi' e' stata tramandata fino a noi la sua copia
superstite.

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